"La caccia è parte di noi da molti molti secoli e c'è bisogno di persone come noi là fuori che possano creare e mantenere un equilibrio"
La caccia è una passione, ma anche una risorsa fondamentale per il pianeta: ne tutela la biodiversità e mantiene l’equilibrio naturale attraverso la gestione di fauna e territorio. Un’attività che accresce il benessere di chi la pratica: alimentazione biologica, contatto con la natura e concentrazione mentale sono solo alcuni dei benefici. Beretta presenta le #BerettaTribe Stories, un progetto video che racconta la vita e l’impegno di alcuni cacciatori che agiscono concretamente per una crescita venatoria sostenibile.
Seguici in un viaggio intorno al mondo per conoscere questi cacciatori e le loro storie.
Scopri la storia di Andreas, un cacciatore svedese innamorato della libertà delle autentiche esperienze di caccia. Il suo fedele cane, vero eroe a quattro zampe, cerca gli uccelli controvento mentre Andreas si occupa della parte facile: sparare. Il cane, un membro della famiglia a tutti gli effetti, è con lui 365 giorni all'anno. Insieme affrontano addestramento, fitness, obbedienza e tracciamento, vivendo momenti davvero speciali.
Sandrine e Stéphane, fondatori del food truck LeWild a Besançon, offrono hamburger di carne selvatica al 100%. Il loro business si discosta dal fast food tradizionale, utilizzando carne selvatica francese cacciata sostenibilmente, evitando allevamento intensivo, OGM e sfruttamento della natura. La loro storia promuove la caccia sostenibile e i suoi valori fondamentali, creando una narrazione innovativa.
Vincent è un cacciatore belga che nel 2008 si è recato in Romania per avviare un progetto di riforestazione, seguito da un'attività di successo nel campo dell'agricoltura biologica e dell'agricoltura organica. Tutte le conseguenze positive di queste attività, bilanciate da un approccio altamente regolamentato alla caccia e alla gestione della selvaggina, hanno portato a un equilibrio più sostenibile tra attività umana e natura.
Eghardt è un gestore di riserve sudafricane impegnato in progetti per salvare i pangolini, il mammifero africano più trafficato. Le sue parole sottolineeranno la sua storia e lo sforzo per contrastare il commercio illegale di questi animali.
Madeleine Pettersson, una cacciatrice e digital content creator con base a Stoccolma, è la protagonista dell’ottavo episodio delle #BerettaTribe Stories. Nel suo racconto, spiega come il genere non debba essere un limite alle passioni personali nel mondo venatorio. Auspica che la sua storia ispiri altre donne a sfidare pregiudizi e stereotipi di genere. Madeleine enfatizza l'importanza di educare sulle origini della carne che arriva sulle tavole quotidiane e incoraggia l'istruzione delle nuove generazioni. Attraverso la caccia, ha avuto l'opportunità di connettersi con persone provenienti da diverse nazioni, sottolineando l'importanza dell'educazione sull'uso responsabile delle armi per garantire competenza e sicurezza in attività potenzialmente pericolose.
Dave, protagonista del 7° episodio delle #BerettaTribe Stories, è nato in Sudafricca ed è un Professional Hunter da molti anni, dopo aver maturato la sua esperienza in Zambia, Camerun, Botswana, Stati Uniti e Sudafrica. Appassioanto di caccia din salla più tenera età, ha una vasta esperienza nell'allevamento di bestiame, nello sviluppo di grandi tenute di caccia e nella gestione della fauna selvatica. Appassionato di conservazione, dedica il suo tempo per sostenere la protezione e la conservazone dei rinoceronti neri e bianchi, che sono tra le creature più minacciate in Africa e nel mondo dal bracconaggio e dal commercio illegale dei loro corni.
Anthony è un giovane cacciatore belga che si è trasferito nel Regno Unito per coltivare la passione venatoria e diventare un guardiacaccia, professione che svolge stabilmente in Scozia. Essere guardiacaccia richiede un lungo periodo di preparazione e di studio, oltre a esperienze nel campo della biologia e della gestione del territorio naturale e della fauna che lo popola. I guardiacaccia hanno un ruolo fondamentale, che consiste nel controllo e nella vigilanza per acquisire informazioni sullo stato del territorio e sulle abitudini degli animali, per garantirne prosperità e salute.
Leopold ama cacciare nelle Highland scozzesi, dove riesce a immergersi completamente nella natura. La passione venatoria e per la natura gli è stata tramandata dai genitori e oggi organizza viaggi di caccia in Scozia, dove ama condurre una caccia etica, basata su solidi principi e valori. Leopold riconosce il ruolo del cacciatore quale difensore dell'ambiente e responsabile del fragile equilibrio naturale: egli rispetta la sua preda, ne riconosce l'intelligenza e agisce concretamente per proteggere le specie in pericolo.
Alvise e Francesco Foscari sono i protagonisti del 6° episodio delle #BerettaTribe Stories. Per generazioni la loro famiglia si è presa cura di un'ampia area boschiva adiacente a Paternion, in Carinzia (Austria), dove la caccia e le attività collegate alla pratica venatoria hanno sempre avuto un ruolo centrale. I Foscari adottano un approccio di gestione della fauna attento e prudente, nel segno di una pratica venatoria sostenibile, dove il bisogno dell'uomo di prelevare dalla natura e quello di mantenere un ambiente naturale sano e forte convivono armonicamente.
Huberta Tacoli, appassionata cacciatrice e orefice basata a Vienna, in Austria, è un tributo alle cacciatrici e più in generale a tutte le donne, la cui determinazione, forza e pazienza rappresentano costantemente un'immensa fonte di ispirazione. La madre le ha tramandato la passione per l'attività venatoria, che lei porta avanti con determinazione e la consapevolezza della difficoltà di essere una donna cacciatrice.
Olivier, cacciatore belga basato in Svizzera, vive la passione venatoria come un affare di famiglia, da condividere con Henry e Maximilian, i suoi due figli. Per Olivier andare a caccia significa immergersi nella natura e godere delle emozioni che essa può trasmettere. Un altro aspetto importante è rappresentato dal prendersi cura del territorio e della fauna che lo popola, in ogni stagione, approfittandone per creare ricordi indimenticabili e consolidare la propria relazione coi due figli.
Enrico Zaina, cacciatore di 53 anni proveniente da Brescia, è un ex ciclista professionista che ha gareggiato in 11 Giri d'Italia, 5 Tour de France e 5 Giri di Spagna. Appassionato di caccia sin da bambino, Enrico ha sviluppato una forte passione per i Setter inglesi e la caccia vagante, praticandola con lo stesso approccio sportivo e lo stesso amore per la vita all'aria aperta che ha avuto da atleta professionista. Oggi lavora per il tour operator Montefeltro e organizza viaggi di caccia in tutto il mondo
#BERETTATRIBE
La caccia è molto di più che l'inseguimento di una preda. La caccia è contatto con la natura, è simbiosi con il cane, è cultura, è rituale, è condivisione, è raccontare storie, è brivido, è amplificare i sensi.